venerdì 11 luglio 2014

Maleficent [Film]

Dai, che forse ce la faccio a finire le recensioni in arretrato prima della fine dell'anno.


Maleficent



                   


Facciamo la solita premessa che non manca mai. Io avevo aspettative altissime da questo film perché Malefica è la mia Disney Villain preferita in assoluto e una dei miei personaggi Disney più amati in generale (al numero 1 c'è Anacleto, che ragazzi miei, non si batte.)


Io Angelina Jolie sto imparando ad apprezzarla negli ultimi tempi. Perché ancora non sono riuscita a perdonarle il fatto che abbia portato via Brad Pitt a Jennifer Aniston. Perché a Rachel Green 'ste cose brutte non si fanno.
Ma ormai mi son abituata a vederli assieme e, quasi quasi, faccio domanda di adozione pure io, tanto se le racconto quanto io sia povera e pazza, le faccio pena immediatamente.
Tutto questo preambolo per dire cosa? Che quando è stato annunciato il suo casting per Malefica sono rimasta molto, molto entusiasta. Nessun'altra attrice ad Hollywood avrebbe avuto la fisicità e l'attitudine per un personaggio del genere (forse forse l'altra sarebbe potuta essere Lena Headey, ma è troppo hipster per la Disney).
Infatti, se penso allo scempio che ne hanno fatto a Once Upon A Time, mi vengono i brividi. Sì, insomma, dico io ma cosa vi viene in mente di fare Malefica bionda? COSA?
(Per chi non seguisse la serie tv, cliccate qui per vederla)

Concluso l'ennesimo preambolo veniamo a noi (tanto ho da dire sul casting di almeno altri due personaggi).

La storia, come sapete io evito di raccontare la trama del film perché altrimenti finisco per scrivere pure il minimo dettaglio e se non avete ancora visto il film (d'accordo che è passato un mese e mezzo, ma ci sta), finisco anche per spoilerarvi quante volte sbatte gli occhi Angelina, dunque evitiamo.
Diciamo quindi che è una visione alternativa della storia del cartone Disney che già conosciamo, se non avete mai visto il cartoon, prego, quella è la porta;
L'hype che il marketing Disney ha creato attorno questo film è stato degno di nota, decantando un'altra visione della storia e puntando su immagini promozionali e clip molto dark. Anche la scelta di far riarrangiare Once Upon A Dream a Lana Del Rey ci ha dato l'idea che saremmo andati a vedere se non un film gotico, quasi. E INVECE.

Una boiata di proporzioni cosmiche.
Lo so che sono parecchio dura ad usare terminologia così forte, ma di base a me ha lasciato questo.
Un buonismo troppo, troppo forzato.
Ripeto che, molto probabilmente, questa immensa delusione è derivata dal fatto che mi aspettassi tutt'altro genere di film. Ok, il POV di Malefica c'è, ci sta anche il percorso che l'ha portata a diventare cattiva, ma quello che mi ha lasciata con l'amaro in bocca è il dopo. (Che già questa cosa è ridicola, ti chiami Malefica e hai un animo puro e gentile? Ma cosa mi sta a significare?)
Sarò quadra, avrò dei paletti mentali, ma mi hanno snaturato una delle cattive migliori. E' come se alla fine Ursula fosse un cuore di panna e finisse a fare l'uncinetto assieme a Tritone o che Crudelia DeMon segretamente finanzia le associazioni animaliste vegan. Insomma, non ha senso.

Però due o tre cose mi son piaciute comunque.
Una sono sicuramente i tanti richiami al cartone da cui è tratto (non dico originale perché la storia è diversa, lo sappiamo). Specialmente la scena del maleficio.
Seconda cosa, l'alternativa al classico bacio del vero amore.
Ma chi l'ha detto che il vero amore dev'essere per forza un belloccio (poi di questa cosa ne discuteremo al momento giusto) che hai conosciuto cinque minuti prima e non una persona (madre, sorella, cugina, migliore amica, fratello, cane, gatto chi l'ha detto che non si può?) a maggior ragione se è una figura femminile. Perché oh, cavolo anche da sole siamo in grado di andare avanti (Frozen docet), c'è bisogno mica sempre del principe azzurro! (Shin femminista fa capolino, scusate).
Terza e ultima cosa, la scena di Malefica e Aurora bambina nel bosco. Cioè Angelina e Vivienne, madre e figlia. La tenerezza disarmante di quel momento è stata straordinaria, infatti mi è piaciuta perché non era parte del film, erano solo mamma e figlia che facevano cuccicù travestite per Halloween.

Per il resto, non c'è granché che mi sia andato a genio.
Racconto che si perde tra fiori, farfalle e svolazzamenti all'inizio e poi si ricordano che non hanno a disposizione cinque ore di film e fanno tutto di corsa.

Re Stefano (Sharlto Copley) è un opportunista psicopatico. Mi ha fatto venire l'ansia. A parte che è brutto come la fame e sembra più vecchio di Malefica di almeno vent'anni e dovrebbero essere coetanei.

Principe Filippo (Brenton Thwaites) sembra uno degli One Direction degli esordi, con quel ciuffo davanti agli occhi che chissà quanti brufoli nasconde sulla fronte, che poi non parliamo che chiunque avrebbe sfigurato in questa parte (forse solo Chris Evans no, ma questa è un'altra faccenda), perché a mio modestissimo parere, Filippo è il migliore dei principi Disney, proprio il più bello. (Zitti, Eric de La Sirenetta è al secondo posto, non vi preoccupate)

Dio, Allah o chi per loro ci salvino dalle tre fate madrine. Non voglio sapere a chi è venuto in mente di descriverle così perché sono tre cretine. Ma proprio idiote, non riesco a trovare altro modo per descriverle.
Più stupide giuro che non potevano proprio essere. Quelle del cartone erano tanto simpatiche, goffe e imbranate, d'accordo, ma non così sceme. E va bene non riprendere pezzo per pezzo la caratterizzazione, ma creare tre creature così deficienti è andare oltre.

Fosco/Corvo (Sam Riley), io resto, anche qui, dell'opinione che Mio Diletto è di tre spanne superiori, ma, diversamente che negli altri casi qui almeno un po' il personaggio si salva. Non è stronzo come l'originale, ma ha comunque dei lati oscuri. Poi che a me Sam Riley dia l'impressione di un viscidone che si lava poco non ha nulla a che fare con la riuscita del personaggio, quanto meno almeno lui non è da buttare via completamente e, per tornare alla rilettura del personaggio rispetto al cartone, qui hanno avuto una buona idea a farlo passare da uomo a corvo e viceversa.

E poi lei Aurora (Elle Fanning), che non è certo la più bella del reame (ma sempre meglio di Chloe Moretz), ma a questo punto quello è il minore dei problemi.
Eh sì, perché anche con lei c'è qualcosa che non mi torna. O le tre cretine le hanno fatto battere la testa da piccolina o chissà con che tipo di insalata (leggi: marijuana) l'hanno nutrita per sedici anni altrimenti non si spiega come mai sembri costantemente ubriaca e/o fatta.

Direi che ho sproloquiato abbastanza e niente, inutile girarci intorno, questo film è stato una catastrofica delusione per la sottoscritta, se ancora non vi fosse del tutto chiaro.

Ps: volete farvi due risate? godetevi questa video recensione di Violetta Rocks (avviso: anche lei fa a pezzi il film, dunque se sperate di sentire pareri positivi, siete avvisati).

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