martedì 8 aprile 2014

Captain America: The Winter Soldier [Film]

Titolo alternativo: la recensione più imparziale del mondo.

Captain America: The Winter Soldier



Dopo un anno di attesa, miliardi di foto dal set viste, altrettante clip rilasciate per promozione evitate accuratamente, finalmente è uscito. Finalmente l'ho visto.

Postilla: questa recensione viene scritta quasi dieci giorni dopo la visione del suddetto, vuoi per mancanza di tempo, vuoi perché speravo (inutilmente) che il mio hype si dileguasse. Invece sono qui che scalpito per andare a vederlo almeno un'altra volta.


Con molta franchezza vi dico che non saprei neanche da dove iniziare per commentare questo film.
Dunque la domanda è lecita, secondo voi mi è piaciuto?
Risposta estremamente scontata.
E lo so a cosa state pensando... "Certo, ti piace Chris Evans, come poteva mai farti schifo questo film?" (Errore: avrei da disquisire su alcune scelte filmiche di Mr. Evans, ma non è questo il luogo e il momento adatto per farlo, magari, chissà, ci farò un post apposito).
Ma torniamo a noi.

Action in questo film ce n'è tanta, ma proprio tanta. Talmente tanta che sono stata praticamente per due ore, seduta sul bordo della poltroncina del cinema. E nonostante ciò, questo film ha qualcosa di diverso della solita Marvel a cui siamo abituati. Non so spiegarvi esattamente per quale motivo, forse perché non è ben chiaro fin da subito chi siano i cattivi di turno e chi i buoni (il nostro Capitano del cuore fa la sua doverosa eccezione, mi pare naturale), d'altra parte tutta la promozione del film ha giocato sulla contrapposizione Trust/Don't Trust.
Spie, intrighi, plot twist, gli ingredienti per stare incollati allo schermo ci sono tutti. (Non contiamo figaggine a destra e manca e, tra l'altro, nessuno rimane scontento, ma questo è un altro discorso.)

Quando parlo con qualcuno sul cinema e dico che ci possono essere film di entertainment, di intrattenimento, senza dover necessariamente scadere nel polpettone e/o cinepanettone (che, ahimé, ormai ce li troviamo tutto l'anno) è proprio questo di cui parlo.
Un prodotto ben confezionato (cineasti duri e puri, toglietevi davanti, ricordiamoci che il cinema è anche un'industria) sia a livello formale che contenutistico.

Di botte ce ne sono in quantità veramente industriali, ma d'altra parte non potevamo aspettarci carezze da un film così.
In molti lo preferiscono al primo proprio perché più movimentato, io li ho adorati entrambi, ma non stiamo qui a disquisirne, altrimenti finiamo nel duemilamai.

Una cosa mi ha particolarmente colpito di questo film: il senso e il valore dell'amicizia. Ci sono varie sfaccettature: quella formale, tra Fury e Steve; quella tra colleghi tra Natasha e Steve (dove lei tenta invano di accoppiarlo a qualcuna); quella nuova e in un certo senso cameratesca tra Sam e Steve (entrambi veterani dell'esercito, stringono immediatamente un legame fraterno); ma soprattutto quella  tra Bucky e Steve, che però non sto qui a dissezionare perché potrei sfociare nello spoiler pesante, dunque mi limito a questo. E' piuttosto palese a chi ha visto il film quanto sia forte il loro di legame.

Ovviamente i tempi comici non sono come quelli di Iron Man, d'altra parte Tony Stark e Steve Rogers sono due personaggi completamente opposti. Ma il sottile sarcasmo di Steve ogni tanto spunta fuori.

Avrei anche da farci un convegno sul personaggio del Capitano Rogers, perché sento spesso dire che è il più inutile, che è noioso e vari bla bla bla.
Non avrà il carisma di Stark o la prestanza di Thor, ma anche lui il suo perché e in questo film lo dimostra eccome.

Per chi segue anche la serie tv Marvel's Agents of SHIELD, i collegamenti sono piuttosto numerosi e inoltre ci sono parecchi "ami" per Age of Ultron e, perché no, anche il terzo capitolo (confermata la data di uscita proprio ieri: 6 Maggio 2016). Quello è il marchio di fabbrica della Marvel Studios.

Gli attori. Parliamo anche di loro brevemente. 
Un cast grandioso che si riconferma azzeccatissimo.

Chris Evans incarna perfettamente Steve Rogers. Un personaggio (checché se ne dica) piuttosto complesso, che è stato scaraventato in un mondo che non è il suo e si trova ad affrontare non solo i nemici ma tutto ciò che comporta vivere nel futuro. In più si trascina alcuni dei suoi elementi che caratterizzano il suo essere "l'uomo che vive nella leggenda". Sarà rigido, sarà tutto d'un pezzo, sarà quello che volete ma è lui. Una persona che cerca sempre di fare la cosa giusta, che è disposto a sacrificare la propria vita per farlo.

Scarlett Johansson riconferma di essere una Natasha Romanoff come si deve e super badass, che cerca inutilmente di accasare il Capitano del nostro (mio) cuore.

Sebastian Stan in una parola: eccezionale. Dirà tre battute in tutto il film, eppure ci mostra una delle sue performance della sua carriera (Ciao TJ Hammond). Non vedo l'ora di vederlo nei prossimi film Marvel.

Samuel L. Jackson e Robert Redford. Onestamente, dobbiamo proprio metterci a discutere su questi due mostri sacri? Mi pare logico che basta il nome.

In sostanza, merita? Sì, eccome.
E' vero che è il miglior film della saga Marvel prodotto finora? Probabilmente sì.

Ribadisco che le mie opinioni possano essere leggermente poco obiettive però, onestamente non è un brutto film. Cerchiamo anche di inquadrarlo nell'ottica di che tipo di film è. Un blockbuster, che deve farci passare due ore in serenità (anche se, onestamente, a me ha messo un'ansia addosso pazzesca) e, se si vuole, ci si trova anche spunti per ragionarci su.

Dunque questo secondo capitolo del nostro Capitano non posso che promuoverlo a pieni voti.

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