venerdì 7 marzo 2014

Snowpiercer [Film]

Il film, in effetti, l'ho visto al cinema esattamente una settimana fa, ma gli Oscar avevano la precedenza, dunque eccoci adesso con Snowpiercer.



Il film viene solitamente definito come uno sci-fi, anche se a me non convince, è decisamente campo distopico, questo. Sottigliezze linguistiche.

La storia è tratta da una graphic novel francese (Le Transperceneige) è ambientata in una Terra post apocalittica, segnata da un'immensa glaciazione globale che costringe gli unici superstiti a stare stipati su un treno superhightech che gira attorno al mondo in modo perpetuo.
Ovviamente, su questo treno ci sono i privilegiati ed i reietti, questi ultimi tentano di ribellarsi svariate volte, sempre fallendo. Anche se l'ultimo tentativo sembrerebbe andare in porto...

Bong Joon-oh ha fatto un ottimo lavoro. La storia non era di facile maneggiamento, secondo me, soprattutto per il fatto dell'ambientazione.
Avevo grandi aspettative per questo film (che non mi ha delusa) ma ammetto di aver avuto un po' di timore, perché il rischio claustrofobia era altissimo, invece, a parte alcune scene nella coda del treno, tutto fila liscio. Sì, insomma, più o meno liscio.

E' piuttosto chiaro perché il signor Weinstein ancora non l'abbia distribuito negli Stati Uniti e soprattutto ha intenzione di tagliare ben venti minuti di film (anche se le ultime news darebbero come data il prossimo 27 Giugno, in cinema limitati, in versione Director's Cut). 
Altro che statunitensi poco intelligenti per capirlo, è proprio perché li farebbe riflettere troppo che questo film non va bene.

E' crudo, violento e sfacciatamente sincero. Niente zuccherini, racconta le cose così come stanno.
E' feroce, così come lo è la vita sul treno, così com'è la vita.

Curtis, Edgard e gli altri ci credono, ci provano a cambiare le cose, ma una volta che Curtis riesce ad arrivare alla locomotiva si rende conto che cambiare non è semplice, forse è più semplice farla del tutto finita.

Wilford (il proprietario del treno) forse ha ragione, una volta che arrivi in cima, per quanto tu sia armato di buone intenzioni, spesso e volentieri ti fai fagocitare dal potere, Curtis sembra cedere, ma la sofferenza che ha patito e provocato è stata troppa e non si è fatto sopraffare dalla rosea prospettiva di una vita comoda.

Questo film è davvero straordinario, è una sferzata di novità nel panorama cinematografico attuale, era un po' che non si vedeva un prodotto così e ben fatto.
E' vero che se parliamo di distopico c'è anche la saga di Hunger Games, ma quello è tutt'altro mondo, che seppur cerca di mandare un messaggio, è pur sempre un prodotto per un determinato target e certe violenze forse sono troppe da digerire.

Il cast è fantastico e ho amato in particolar modo le performance di Chris Evans (non l'avreste mai detto) e Jamie Bell. Anche le scelte di Tilda Swinton, Ed Harris e John Hurt non potevano non essere azzeccatissime.

Se volete rimanere attaccati alla poltrona per due ore abbondanti, DOVETE andare a vedere questo film.



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