mercoledì 26 febbraio 2014

Philomena [Film]

Potrebbe partirmi il pippone anticlericale in questo commento, ma cercherò di contenermi, ma non garantisco nulla.

Parliamo di Philomena, un film delicato come un vetro soffiato.





Philomena Lee è irlandese ma soprattutto cattolica.
Philomena Lee commette un peccato tremendo: fa sesso al di fuori del matrimonio e, per di più, rimane incinta.
Philomena Lee è costretta a stare in un convento per quattro anni, per ripagare il suo "debito" con le suore che l'hanno "accolta" (e quasi uccisa durante il parto).
A Philomena Lee venne strappato suo figlio, senza neanche poterlo salutare.
Philomena Lee passa cinquant'anni della sua vita a cercare suo figlio, senza riuscirci, fin quando non trova sulla sua strada Martin Sixsmith, giornalista in crisi che cerca di rimettere insieme i cocci della sua carriera.

La storia di Philomena è dolorosa. In maniera diversa da quella di Solomon Northup (12 Anni Schiavo) o Rayon o Ron Woodroof (Dallas Buyers Club), ma non per questo meno straziante.
E' raccontata in maniera delicata, non so se dire leggera sia il termine esatto, visto che comunque gli occhi si sono riempiti di lacrime in certi punti.

Certo è che Judi Dench è strepitosa, le darei l'Oscar ad occhi chiusi (anche se io ho un debole per Meryl Streep e Osage County ancora devo vederlo). Ritrae la donna magistralmente, trasmette un'empatia pazzesca e, nonostante io alla fine stessi imprecando come uno scaricatore di porto contro suor Hildegarde non riuscivo al contempo a darle torto, è riuscita a trasmettermi l'enorme fede e forza d'animo che ha fatto andare avanti questa donna nonostante la sua tragedia personale.
E gente, non farmi sbraitare contro un religioso fervente è veramente un'impresa titanica.

Questo film mi ha fatta sorridere e mi ha fatta scendere la lacrimuccia, ho un giudizio totalmente positivo a riguardo, anche se credo che nelle categorie in cui è candidato ci siano dei concorrenti un po' più "forzuti".
Attrice protagonista a parte, si intende.

Vorrei tanto, ma proprio tanto dire due paroline sulle simpatiche suore, ma mi sono ripromessa di contenermi, altrimenti ci vuole un post solo per quello.
Carità cristiana e misericordia, un giorno mi racconteranno quanto siano veramente importanti per loro, SEMPRE e non solo quando conviene.
Forse è più importante mettere davanti il rancore e il livore: "Io ho fatto voto di castità" e dunque? Lei no.
Sarà una peccatrice, quello che vuoi ma Gesù Cristo mi sembra abbia insegnato ad amare tutti quanti allo stesso modo, peccatori o no. Non mi pare abbia mai allontanato la Maddalena, lui.
Ma d'altra parte sono decenni che non frequento catechismi e chiese, forse ho la memoria arrugginita e certe cose non me le ricordo o non le voglio capire.
Ma ripeto, tutto ciò non appanna l'ammirazione nei confronti di Philomena che ha avuto la forza di pronunciare due semplici parole ma di una potenza estrema: "La perdono".

Ps: fatemi dire un'ultima cosa, il poster, però, è proprio brutto.

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