lunedì 24 febbraio 2014

Nebraska [Film]

Altro giorno, altro film.
E' stato il turno di Nebraska, film che mi prende un po' in contropiede, con sentimenti contrastanti.





Come ho già accennato, non ho un'opinione netta su questo film.
Non posso dire che mi sia strapiaciuto ma neanche che l'abbia detestato.

La storia parla di un anziano pensionato, Woody, che abita in Montana ed è convinto di aver vinto un milione di dollari grazie ad una estrazione. Nessuno riesce a togliergli dalla testa l'idea che sia solo una mezza truffa, dunque dopo una serie di tentativi di recarsi a Lincoln, Nebraska a piedi, il figlio David, nonostante le ritrosie della madre Kate e del fratello Ross decide di accompagnarlo in auto, per assecondarlo.
Durante il viaggio padre e figlio si fermano ad Hawthorne, il vecchio paese natale di Woody. Dove ritrovano parenti, piccoli rancori e voglia di approfittare della fortuna altrui.
Alla fine Woody non ottiene il milione, ma sicuramente guadagna un nuovo rapporto con David.

Voglio innanzitutto fare un breve commento, positivo, sulle scelte registiche e fotografiche.
Il bianco e nero per quanto a me risulti sempre un po' di "plastica" nei film contemporanei (ma quello è un problema mio, me ne rendo conto, roba che risale a Schindler's List, tanto per dire) è una scelta parecchio azzeccata, dà atmosfera ed è coerente con il cuore della storia.
Un'altra cosa che mi è piaciuta tantissimo è stata la grande quantità di inquadrature panoramiche, in linea con il tema road movie. A tratti mi sembrava di vedere un documentario sulle terre semidimenticate del MidWest e dell'Ovest statunitensi.
Anche la musica è perfetta per il contesto.

Ho apprezzato molto l'interpretazione di Bruce Dern che è calato perfettamente nei panni dell'anziano Woody.
Un po' meno quella di Will Forte, il figlio David, che mi è sembrato monoespressivo per le quasi due ore di film, capisco che doveva fare la parte del figlio preoccupato, ma quel ghigno quasi disgustato mi ha messo l'angoscia.
Nota di merito a June Squibb nella parte dell'irritante moglie di Woody, Kate. Non nascondo che mi ha strappato svariati sorrisi, specie nella scena al cimitero.

Perché sentimenti contrastanti?
Perché in fondo io son fatta tutta a modo mio e nonostante per certi versi questo film mi abbia colpita nel profondo, perché certi istanti mi hanno fatta pensare ad un passato recentissimo molto doloroso e lo ritengo particolarmente toccante, ammetto che a tratti mi ha annoiata.
Il ritmo lento è necessario all'andamento di questo tipo di racconto, ma io sono tarata e mi ha un po' stancata.

Nebraska è un racconto pulito, lineare che parla di ricordi, di tempi che non ci sono più e di quanto la vita spesso ci scivoli via dalle dita e ci facciamo sfuggire il valore e il senso dei rapporti umani.

Posso dire che è un bel film, non lo nego, ma non è un film per me.

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