venerdì 7 febbraio 2014

Her [Film]

Eccomi con il primo film visto della lista "Awards Season 2014".

Presentato al Festival del Cinema di Roma, al momento, tra i vari premi ottenuti ci sono il Best Screenplay ai Golden Globes e Migliore Attrice, Scarlett Johansson, proprio al nostro Festival.
Nota: Scarlett è stata considerata "ineligible" (non avente diritto) alle candidature di premi importanti come i Globes o gli Academy perché non è mai apparsa in scena, la mia opinione a riguardo ve la lascio dopo.

Ma parliamo del film (spero di esserne in grado, sono piuttosto arruginita)

Her





Di cosa parla questo film? 
Ne faccio un breve sunto senza raccontare troppi dettagli visto che ancora nei nostri cinema non è uscito.

Theodore Twombly per vivere scrive lettere d'amore. Vive in un futuro non molto lontano in cui la tecnologia ha superato determinati limiti, sta divorziando e si innamora di una voce.

Plot di film in due righe, Chiara a vostro servizio.

Ho apprezzato molto l'uso delle inquadrature, l'alternare i primi piani di Phoenix con campi più lunghi che in un certo senso stanno ad indicare la dispersione dell'individuo tra cemento e tecnologia.

La sceneggiatura è curata e si merita tutti i premi e le nomination.
Sono molto onesta: mi son messa a vedere il film senza aver letto una riga di trama prima, l'unica cosa che sapevo era che Scarlett non si vedeva mai, il perché, però mi era oscuro.
Ebbene, mi è stato tutto chiarissimo.
Non c'è una sbavatura e anche i flashback sono azzeccatissimi.

Una cosa mi ha un po' turbata: i costumi, sarà che io detesto la vita alta e certi colori un po' smorti ma non mi sono piaciuti granché. Probabilmente perché stridevano un po' con l'ambientazione ipermoderna del film.
Ma ad ogni modo, mio personalissimo parere, so che non sono fondamentali nel film ma la mia area di interesse è principalmente questa, dunque non posso fare a meno di esprimere la mia perplessità.


La cosa che mi ha colpita di questo film è indubbiamente la storia.
Il cinema non è molto incline a parlare della nuova tecnologia, nello specifico di computer, sistemi operativi, social network e tutto ciò che ne concerne.
Ok, Sorkin e Fincher hanno fatto un lavoro superbo con The Social Network, ma lì si parla di una storia vera e di una situazione che sì è particolare ma più che affrontare cosa comporta essere, in un certo senso, dipendenti dalla tecnologia (uso questo termine ma so che non è propriamente corretto), parla di come la frustrazione personale di Zuckerberg abbia dato vita a quel mostro di Facebook.
Quel quid che invece ha Her, ancora manca.

Calarsi nei panni di Theodore non è poi così difficile, siamo onesti.
Pensiamoci: non è necessario avere un Sistema Operativo che interagisce concretamente con noi tramite discussioni o addirittura surrogati (come Samantha prova a fare ad un certo punto del film) per esserne dipendenti. In fondo lo siamo già.
A quanti di noi prende un attacco isterico quando salta la linea internet o il 3G dello smartphone non funziona?
La scena in cui Theodore ha una crisi quando l'OS sta facendo l'upgrade e risulta non raggiungibile è di facile immedesimazione.
Mettiamoci poi l'aggravante che il protagonista è un animo gentile e fragile, ancora estremamente legato all'amore della sua vita, Catherine, è dunque naturale che si affezioni in maniera quasi morbosa a Samantha.

Oltre al discorso di questa dipendenza verso gli strumenti high tech, il film sottolinea la solitudine dell'individuo. I rapporti umani ci sono, ma sono fragili, incostanti. Anche se un barlume di speranza pare ci sia ancora. E anche questo aspetto, ahimè, non è poi così lontano dalla realtà.

Nota di fondo per le interpretazioni di Joaquin Phoenix e Scarlett Johansson, davvero strepitosi entrambi.
Ed è un vero peccato che Scarlett sia stata esclusa dai vari premi perché non appare mai in scena.
Interpretare un ruolo del genere, quello di Samantha, dev'essere stato doppiamente difficile.
Tanti awards morali a lei, dunque.


PS: Purtroppo questa recensione, per motivi strettamente personali, è stata scritta "a rate", spero di non aver dimenticato nulla. Perdonate l'approssimazione, è un film che meriterebbe tavole rotonde di discussione!




0 commenti:

Posta un commento